martedì 29 gennaio 2008

29 gennaio 2008 - Comunicato

S.S.C. e l’informatica in Telecom Italia

Il CDA Telecom Italia del 19 luglio 2007 aveva, tra le altre cose, deliberato lo scorporo della società consortile Shared Service Center. Tale scelta, operativa dal 1 ottobre 2007, aveva comportato per Pirelli la creazione di una società interamente controllata (Pirelli Sistemi Informativi s.r.l.) che ha riassorbito le circa 240 persone provenienti da Pirelli e, per Telecom, la creazione di una seconda società destinata a riassorbire i circa 670 ex dipendenti di provenienza Telecom.
L'impegno sottoscritto da Pirelli prevedeva inoltre il trasferimento del proprio 50% di quote o a Telecom o a un Terzo da questa indicato a partire dal 1 ottobre 2007 e non oltre il 15 novembre. Allo stesso tempo Telecom aveva avviato una trattativa esclusiva con Accenture per la cessione a quest’ultima della maggioranza del pacchetto azionario di SSC.
Nel corso di questi mesi il sindacato (Chimici e TLC) ha più volte fatto riferimento all'esistenza di patti para sociali, dichiarati al sindacato all'atto di costituzione di SSC che avrebbero previsto, in caso di scioglimento del consorzio, l'impegno dei partner a riassorbire gli organici interessati. Di fronte alle richieste di chiarimento ed alla mobilitazione dei lavoratori, Telecom aveva smentito il sopra citato impegno di riassorbire tutti i lavoratori ex Telecom, confermando l'acquisizione dell'applicazione Minerva e 18 lavoratori ed annunciando, per il mese di ottobre, ulteriori operazioni di scorporo di processi (con conseguente rientro in Telecom) che avrebbero riguardato un organico di circa 190 persone, confermando la decisione di costituire una nuova società nella quale sarebbero dovuti confluire i restanti dipendenti.
A fronte di tale scenario il sindacato aveva denunciato il prevalere di logiche finanziarie sulle politiche industriali, oltre ad esprimere forti preoccupazioni circa il possibile assetto futuro, ed aveva ribadito la sua assoluta contrarietà alla costituzione di una società della quale Telecom non detenesse la maggioranza azionaria, ai fini della salvaguardia del patrimonio industriale ed occupazionale di SSC.
Negli ultimi giorni Telecom Italia, in maniera non formale, ha comunicato la decisione di non procedere alla cessione della maggioranza del pacchetto azionario di SSC alla società Accenture, come era stato invece ufficialmente dichiarato sia nel corso di un incontro, in data 15 novembre 2007, tra Telecom Italia stessa ed una delegazione congiunta SLC FISTEL UILCOM (per il settore TLC) e Filcem CGIL Femca CISL Uilcem UIL (Chimici), sia nel corso di vari incontri avvenuti presso il ministero delle attività produttive nel corso di questi mesi.
A questo punto riteniamo urgente la convocazione di un incontro ufficiale per un esame dettagliato della situazione e delle prospettive di SSC. Questa vicenda, infatti, non fa che riportare alla ribalta il tema del ruolo e delle prospettive dell’informatica nell’ambito del gruppo Telecom: questo settore, caratterizzato dalla presenza di elevate professionalità e sistema nervoso di tutte le aziende che si vogliano definire tecnologicamente avanzate, è stato negli ultimi anni sottoposto ad esternalizzazioni, accorpamenti, acquisizioni, cessioni di ramo, continue ristrutturazioni, re-internalizzazioni e scioglimento nell’ambito delle varie linee funzionali che hanno fortemente messo alla prova i lavoratori interessati (diverse migliaia).
In una fase caratterizzata dal cambio degli assetti proprietari ed in attesa della definizione di un nuovo piano industriale, il sindacato ritiene che questa fondamentale attività aziendale necessiti di una rinnovata attenzione da parte del management di Telecom Italia per la sua incontestabile strategicità nell’ambito di tutti i processi aziendali.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL

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