SENZA SCATTO ALLA RISPOSTA…
…ANZI, SENZA RISPOSTA
Curioso l’atteggiamento di chiusura di Telecom Italia nei confronti dei lavoratori della S.S.C. (Shared Service Center) e delle Organizzazioni Sindacali che hanno chiesto più volte di essere ricevuti e ai quali Telecom ha opposto un secco NO.
Singolare l’atteggiamento ma anche Arrogante e fuori luogo, giacché una delegazione di lavoratori è stata ricevuta dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella P.A. Luigi Nicolais proprio quando Telecom partecipava ad un convegno con rappresentanti delle istituzioni, sulla nuove iniziative di Information e Comunication Technology in Campania.
La S.S.C. è la società consortile Telecom/Pirelli creata per mettere a fattor comune le competenze informatiche per la gestione e la manutenzione dei sistemi di Telecom, Pirelli e Olivetti.
Ma in seguito ai noti cambiamenti azionari nel Gruppo Telecom, dal primo ottobre di quest’anno Pirelli è uscita dal consorzio, ed ha scorporato il personale di propria provenienza, creando una società di sua completa proprietà.
Attendevamo che anche Telecom rispettasse i patti e facesse altrettanto, come promesso durante le riunioni con i Sindacati all’atto della costituzione del consorzio e come la legge prevederebbe.
Ma Telecom non solo vuole vendere SSC ma prima vuole “capare” circa 190 persone, eludendo tutto l’eludibile in termini di legge, “chiedendo” a questi lavoratori di dimettersi da SSC e contestualmente assumendoli con clausole vessatorie al limite della dignità professionale e personale dei lavoratori.
Roba da far rimpiangere Tronchetti Provera ma, come si dice a Roma “Il peggio non è mai morto”.
SSC è una società che in questi anni ha dato valore aggiunto alle aziende per le quali ha operato sia in termini di costi che di professionalità e Telecom non può fare a meno di questi professionisti della sua informatica gestionale, che si occupano dei principali processi aziendali, dal BILANCIO alla RETE, dalle VENDITE agli ACQUISTI alla LOGISTICA, dalla GESTIONE IMMOBILIARE all’AMMINISTRAZIONE.
Si tratta di una operazione di carattere meramente finanziario, che non è frutto di scelte industriali! Forse è solo un’operazione di facciata nei confronti della nuova proprietà che sta entrando? Oppure si vuole avvantaggiare qualche partner amico?
E mentre Telecom partecipa allo SMAU al convegno sul “Contributo dell’Innovazione Tecnologica allo sviluppo economico del Paese” butta via le professionalità frutto di anni di lavoro all’interno del Gruppo compromettendo le prospettive occupazionali di 670 persone con le loro famiglie.
I lavoratori di SSC non ci stanno! Rispondono con una serie di iniziative che sono per ora culminate con lo sciopero dell’8 ottobre con partecipazioni che non si vedevano da decenni: oltre il 90% dei lavoratori ha infatti incrociato le braccia e manifestato fuori dall’azienda.
Chiediamo con forza a Telecom che sospenda la chiamate nominali e apra un serio tavolo di confronto con le OO.SS. per discutere di Piani Industriali e di garanzie occupazionali.
I Lavoratori e le RSU SSC di ROMA
Giovedì 19 ottobre 2007 FILCEM-CGIL FEMCA-CISL UILCEM-UIL
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