TELCO ENTRA IN TELECOM ITALIA e… L’INFORMATICA ENTERPRISE ESCE
Agli Azionisti di “TELCO” (Telefonica, Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Sintonia).
Spettabili Azionisti del Gruppo che ha rilevato la quota di controllo di Telecom Italia, noi lavoratori della Società Consortile (tra Pirelli e Telecom) Shared Service Center, vi informiamo delle trattative attualmente in corso per cedere una quota (probabilmente di maggioranza) della suddetta Società ad un Partner Commerciale esterno al gruppo.
SSC fu costituita nel 2003 per mettere a fattor comune le conoscenze specialistiche sui sistemi gestionali Enterprise ed in particolare su SAP, presenti all’interno di Pirelli e di Telecom Italia. Entrambi i soci (che controllavano ciascuno il 50% della Società) conferirono proprio personale specializzato in tale ambito, e, nel corso di questi 4 anni, le circa 900 persone di SSC (240 ex Pirelli e 670 ex Telecom) hanno svolto attività esclusivamente per il Gruppo Telecom-Pirelli.
A fine luglio di quest’anno Pirelli ha dichiarato alle Organizzazioni Sindacali che avrebbe riacquisito il personale a suo tempo fornito a SSC (240 lavoratori), costituendo una propria s.r.l. La quota del Consorzio detenuta da Pirelli “... sarebbe stata ceduta direttamente a Telecom o ad una società da Telecom indicata”.
Secondo quanto dichiarato in più sedi dalla Dirigenza Telecom, che dall’1/10 controlla completamente SSC, si vuole "affidare SSC a un partner commerciale con un portafoglio clienti internazionali, per entrare nel mercato ICT" cedendo a questo partner anche una quota di maggioranza di SSC. Inoltre una quota consistente di lavoratori e attività ora in SSC passerebbero in Telecom.
Ci domandiamo, come dipendenti che hanno sempre lavorato (pur sotto diverse denominazioni Societarie) per il Gruppo Telecom, quale possa essere l’utilità di cedere la maggioranza di SSC, ad un fornitore esterno di servizi informatici che verrebbe ad acquisire un controllo completo sui dati e sul software di gestione di processi aziendali vitali, dal BILANCIO alla RETE, dalle VENDITE agli ACQUISTI alla LOGISTICA, dalla GESTIONE IMMOBILIARE all’AMMINISTRAZIONE.
Segnaliamo che l’affidare ad un fornitore esterno una parte così rilevante dei propri dati e processi informativi procedendo inoltre con le operazioni di spezzatino preannunciate comporterebbero per Telecom un aggravio di costi ed un peggioramento del servizio ricevuto.
Nella ridda di voci non confermate di vendita già firmata i lavoratori SSC sono lasciati nell’incertezza del proprio futuro e Telecom Italia si sottrae al confronto richiesto da settimane dalle Organizzazioni Sindacali e dalle Assemblee dei lavoratori SSC per avere risposte chiare su:
• Assetto Societario
• Piano Industriale
• Garanzie Occupazionali.
Chiediamo quindi con forza a Telecom Italia di sospendere questa iniziativa di cessione che sarà negativa non solo per i lavoratori, ma anche per Telecom, e aprire un serio tavolo di confronto con le OO.SS.
Per maggiori dettagli visita il blog: http://ssctelecom.blogspot.com/
I 670 lavoratori Shared Service Center di Roma, Napoli, Torino, Ivrea, Milano
mercoledì 31 ottobre 2007
31 ottobre 2007 - Repubblica pagina di giornale
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